I bitcoin si servono della “Distributed ledger technology”: si passa da un’architettura centralizzata, in cui i dati sono salvati in un solo database (le banche classiche) ad un’architettura peer to peer quindi decentralizzata
Applicando questo principio alle nazioni
Come funziona la blockchain e quali sono le sue applicazioni
La definizione di blockchain fa riferimento al concetto di catena, riguarda infatti una famiglia di tecnologie il cui registro è strutturato come una catena di blocchi che contengono le transazioni. Tali transazioni sono validate mediante un meccanismo di consenso che corre lungo tutti i nodi della rete. La sicurezza della catena stessa è garantita dall\’immutabilità del registro, dalla tracciabilità delle transazioni e dall\’utilizzo di tecniche crittografiche. Negli articoli di questa sezione del sito di ZeroUno, sono esposti, tra l\’altro, i vari protocolli di validazione e le evoluzioni tecnologiche in questo campo; oltre a tantissimi esempi di applicazione della blockchain, in Italia e non solo, e in vari contesti aziendali. La prima blockchain, Bitcoin, riguardava la criptovaluta ossia la moneta virtuale diffusa ormai una decina di anni fa. Oggi sono molteplici gli esempi pratici di utilizzo di questa tecnologia oltre a quelle di carattere finanziario, grazie all\’implementazione degli smart contract (contratti intelligenti, si tratta di traduzioni in codice dei contratti stessi in modo che sia possibile verificare in automatico che si avverino determinate condizioni e quindi, sempre in modo automatico, rendere possibile una operazione o una attività)